Escursione:
Castello di Quirra (Villaputzu)
Dati tecnici:
Tipo percorso: ad anello; Distanza: Km. circa 7,00; Dislivello: m. 480 circa; Durata: 3 ore; Difficoltà: E (Escursionista)
LOCALITA’ E PECULIARITA’ PERCORSO
Il programma prevede l’appuntamento al Bar di Quirra presso vecchia ss 125. Proseguiremo successivamente verso il punto d’attacco dell’escursione. Il percorso prenderà inizio sulla vallata a Sud/Ovest del tacco calcareo che ospita il castello, il sentiero non presenta particolari difficoltà e si presenta subito interessante, infatti oltre ad osservare le varie specie vegetative caratteristiche della zona, potremmo quasi subito visitare una piccola ma interessante grotta di origine carsica “grotta di Giuanni Mene” già censita, utilizzata nel dopo guerra per stoccare i quantitativi di DDT usati per bonificare la zona dalla presenza delle zanzare, per combattere la malaria. Lungo il percorso potremmo visitare due Forni destinati alla produzione della calce, molto belli, in buono stato di conservazione, e in uso fino agli anni ’50, con il materiale di lavorazione che veniva estratto dalle pareti calcaree a ridosso del castello, successivamente i forni vennero abbandonati. Proseguendo avremmo la possibilità di visitare un sito storico archeologico di notevole importanza, si tratta di una tomba ipogeica paleocristiana, che in tempi recenti era stata ribattezzata “Su Presoni” perché si pensava potesse essere, in epoca medievale, utilizzata come prigioni al servizio del castello. Si procede dunque su un sentiero meno tracciato ma non particolarmente impegnativo, per ricollegarci ad una stradina a fondo naturale che ci porterà fino al valico dove intercetteremo il sentiero che ci condurrà fino in cima al castello, in realtà probabilmente all’epoca in cui era abitato il castello doveva essere una stradina lastricata percorribile anche con i cavalli e con i carri. Arrivati al castello, ciò che resta delle rovine da comunque il senso dell’imponenza e dell’importanza storica del sito stesso, la vista panoramica è a 360° ed è veramente spettacolare. Il giro prosegue scendendo lungo il sentiero principale a ritroso fino ad intercettare un nuovo sentiero laterale direzione Ovest che ci porterà a terminare il trekking chiudendo l’anello. Il percorso non prevede la presenza di sorgenti o fonti d’acqua potabile. La ricezione telefonica è buona.
ASPETTI TECNICI
Il percorso pur non essendo particolarmente impegnativo, richiede un buon allenamento e una buona forma fisica. Si consiglia l’uso di un abbigliamento adeguato. Sono indispensabili scarponi da trekking, calzoni lunghi e scorta d’acqua in funzione delle proprie esigenze, si consiglia almeno 1,5L d’inverno e 3L primavera estate. Si consiglia inoltre uno zaino, capellino, scaccia acqua, cibo o snack, un cambio da lasciare in auto.